diabete gestazionale

Il diabete gestazionale: diagnosi e monitoraggio glicemico

Il diabete gestazionale (GDM) è un’alterazione del metabolismo glucidico diagnosticata in gravidanza che, nella maggior parte dei casi, si risolve dopo il parto. E’ principalmente determinata da un’incapacità delle cellule del pancreas di sopperire alla fisiologica insulino-resistenza indotta dalla gravidanza.

La gravidanza è infatti una condizione definita “diabetogena”: per cause del tutto fisiologiche è caratterizzata da una ridotta tolleranza glucidica, un lieve aumento della glicemia post-prandiale e da un aumento dell’insulina resistenza.

Tutte condizioni per le quali il pancreas (e l’organismo in generale) mette in atto risposte specifiche, come la maggiore produzione di insulina.

Succede però che non in tutte le persone in gravidanza questa contro-regolazione funziona alla perfezione e in quel caso viene posta la diagnosi di GDM.

LA DIAGNOSI

Un’alterazione del metabolismo glucidico può essere individuata in diverse fasi della gravidanza attraverso:

  • La misurazione della glicemia a digiuno nelle normali analisi del sangue
  • Il test diagnostico specifico per il diabete gestazionale, ovvero la curva da carico (OGTT)

Il test diagnostico consiste in una curva da carico orale con 75 grammi di glucosio (OGTT 75 g) con conseguente misurazione della glicemia ai tempi: 0, 60, 120 minuti.

Si può fare diagnosi di diabete gestazionale se:

  • La glicemia a digiuno (tempo 0) è > (o uguale) a 92mg/dl
  • La glicemia a 60 minuti è > (o uguale) a 180mg/dl
  • La glicemia a 120 minuti è > (o uguale) a 153mg/dl

Basta l’alterazione di un solo valore della curva per avere la diagnosi.

Vediamo insieme come viene monitorato il metabolismo glucidico nelle diverse fasi della gravidanza (puoi approfondire il tema scaricando il pdf degli standard italiani per la cura del diabete mellito, il paragrafo sul diabete in gravidanza si trova a pagina 240)

PRIME SETTIMANE DI GRAVIDANZA

Se le alterazioni della glicemia sono già evidenti nei primi esami del sangue eseguiti in gravidanza, è presumibile che tale condizione fosse già presente prima del concepimento.

Controllare la glicemia a digiuno all’inizio della gravidanza, mediante i classici esami ematici, permette di individuare un diabete manifesto o un’alterata glicemia a digiuno di cui magari la donna non era a conoscenza.

  • Si parla di diabete manifesto quando, in almeno due esami distinti, si evidenzia una glicemia a digiuno >126mg/dl, un’emoglobina glicata (HbA1c) > 48mmol/mol o una glicemia random (non a digiuno) > 200mg/dl
  • Si parla di alterata glicemia a digiuno quando la glicemia a digiuno è compresa fra 100 e 125mg/dl

In caso di diagnosi di diabete manifesto a inizio gravidanza è importante svolgere il prima possibile una visita diabetologica per effettuare ulteriori esami ed accertamenti.

In caso di alterata glicemia a digiuno si consiglia di eseguire la curva da carico a 16 settimane ed effettuare una visita con unǝ specialista della nutrizione per impostare una dieta personalizzata.

16-18ESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Alla fine del quarto mese di gravidanza alle persone con più rischio di sviluppare un diabete gestazionale viene consigliato di effettuare una curva da carico (OGTT) con 75gr di glucosio a 16 settimane, fra queste troviamo:

  • Chi ha avuto diagnosi di alterata glicemia a digiuno prima della gravidanza o all’inizio della gravidanza
  • Chi ha un BMI > 30 kg/m2
  • Chi ha avuto un diabete gestazionale nella precedente gravidanza

Se la curva da carico ha esito positivo viene posta diagnosi di diabete gestazionale.

Se la curva da carico ha esito negativo deve essere ripetuta fra la 24 e la 26esima settimana di gravidanza.

24-26ESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

A quest’epoca gestazionale la curva da carico viene consigliata ad un gruppo più ampio di persone considerate “a rischio”, ovvero:

  • Chi ha familiarità positiva per diabete in familiari di primo grado
  • Chi ha avuto un pregresso diabete gestazionale o un’alterata glicemia a digiuno prima della gravidanza o all’inizio della gravidanza (anche se con screening normale alla 16-18 settimana);
  • Chi ha avuto un feto macroscomico nelle gravidanze precedenti;
  • Chi è in sovrappeso o obesità (BMI ≥25 kg/m2)
  • Chi ha un’età superiore ai 35 anni
  • In specifiche etnie a elevato rischio (Asia meridionale, Medio Oriente, Caraibi)

Prima del 2011 in Italia la curva da carico veniva fatta a tutte le persone (con o senza fattori di rischio), questo permetteva di individuare il GDM anche in soggetti “poco sospettabili”. E’ possibile quindi che in alcuni casi la curva da carico venga suggerita anche se non sono presenti i fattori di rischio elencati.

In ogni caso, se la curva da carico ha esito positivo viene posta diagnosi di diabete gestazionale.

COSA FARE IN CASO DI DIAGNOSI

Il GDM rappresenta, di fatto, l’alterazione metabolica più comune in gravidanza e, se non correttamente riconosciuto e adeguatamente trattato, si associa a un’elevata morbilità materno-fetale, legata essenzialmente all’eccessiva crescita fetale (macrosomia).

Quando si riceve la diagnosi di GDM è comprensibile provare un pò di senso di smarrimento.

Non devi però preoccuparti eccessivamente: è un problema relativamente comune che, se affrontato nel modo giusto, non è pericoloso né per la mamma né per il bambino.

Nel GDM basta adottare delle nuove e/o migliori abitudini di vita:

  • Mangiare in modo sano ed equilibrato
  • Fare movimento se questo è possibile
  • Tenere sotto controllo il peso corporeo
  • Controllare i valori della glicemia a casa con uno specifico strumento che si chiama glucometro

Queste attenzioni contribuiranno al mantenimento di una buona glicemia nell’arco delle settimane.

Infatti l’obiettivo nel GDM è proprio quello di mantenere il più possibile le glicemie entro dei valori che sono considerati sicuri per la gravidanza, ovvero:

  • Glicemia a digiuno (prima dei pasti): <95mg/dl
  • Glicemia postprandiale (2 ore dall’inizio del pasto): <120mg/dl

Nella maggior parte dei casi una dieta personalizzata, la cura nel monitoraggio glicemico ed un occhio di attenzione allo stile di vita bastano a garantire delle buone glicemie. 

Ma ogni gravidanza è diversa, per questo affinché la persona in gravidanza abbia il giusto supporto, è importante che nel corso di una gravidanza complicata da GDM entrino in gioco tutte le figure competenti:

  • Ginecologǝ con competenza in gravidanze patologiche
  • Diabetologǝ
  • Dietista o nutrizionista specializzatǝ

Per questo, in caso di diagnosi, ti consiglio di:

  • Informarti presso l’ospedale in cui desideri partorire se è presente un ambulatorio specializzato in “diabete e gravidanza”, in quel caso è opportuno prenotare una visita e avere un colloquio con il personale medico specializzato
  • Qualora nella tua città non sia presente un ambulatorio di questo tipo, confrontati con lǝ tuǝ ginecologǝ ed effettua una visita diabetologica e una nutrizionale per avere un quadro più chiaro della situazione

IL GLUCOMETRO

La visita nell’ambulatorio “diabete e gravidanza” o la visita diabetologica sono importanti perché in caso di diabete gestazionale è suggerito un monitoraggio domiciliare delle glicemie fino al parto.

L’autocontrollo della glicemia è una delle nuove abitudini che si apprendono in una gravidanza con diabete gestazionale. 

Misurarsi le glicemia a casa non è una tragedia, ma può non essere una passeggiata all’inizio.

Per questo una visita specialistica può aiutarti a chiarire la situazione e rendere più semplice una situazione che magari, all’inizio, può sembrare estremamente complicata.

Ad ogni modo, per misurarti le glicemie avrai bisogno di:

  • Un glucometro, ovvero uno strumento che ti permetterà di misurarti le glicemie a casa
  • Aghi e striscette (ovvero il materiale da inserire nel glucometro per rilevare la glicemia)

Lǝ diabetologǝ ti mostrerà come e quando misurarti le glicemie e probabilmente ti fornirà anche un diario glicemico (un piccolo quaderno o anche solo un foglio) dove appuntarti i valori rilevati dalla macchinetta.

Come questo:

Se vuoi scaricare questo diario glicemico clicca qui.

Conoscere e registrare sul diario i valori glicemici misurati è molto utile sia per lǝ paziente che per lǝ medicǝ, perché rendono possibile la valutazione dell’influenza dell’alimentazione e del movimento sulla glicemia.

LE DIFFERENZE REGIONALI

Purtroppo in Italia la sanità è amministrata dalle singole regioni e come ben saprai ci sono delle enormi differenze fra regione e regione nella gestione delle diverse patologie.

In Lombardia, ad esempio, svolgendo la visita ospedaliera presso gli ambulatori “diabete e gravidanza”  ti verrà fornito:

  • Il glucometro
  • Il piano terapeutico (con il quale potrai ritirare in farmacia la fornitura di strisce e aghi per tutta la durata della gravidanza)
  • L’esenzione M50 per gravidanza a rischio (grazie alla quale non pagherai esami e/o visite inerenti alla patologia).
  • Una dieta specifica per GDM (purtroppo la presenza dellǝ dietista negli ambulatori non è scontata)

Per questo seguire l’iter ospedaliero è sicuramente la scelta più consigliata. Purtroppo ci possono essere molte differenze da regione a regione, ma anche da ospedale a ospedale (quello che ho riportato sopra è l’iter che seguiamo presso l’ambulatorio “Diabete e Gravidanza” dell’Ospedale San Raffaele di Milano).

Qualora tu non riesca a prenotare una visita in un ambulatorio di questo tipo puoi comunque effettuare una visita diabetologica (con il SSN o a pagamento) e una visita nutrizionale (con dietista o nutrizionista specializzato). In questo modo avrai comunque tutte le informazioni (e gli strumenti) per affrontare al meglio le settimane che ti separano dal parto.

QUANDO MISURARSI LE GLICEMIE?

Le glicemie si misurano sia a digiuno, che nelle due ore successive al pasto (in alcuni casi si richiede la misurazione a un’ora dal pasto).

La glicemia a digiuno può essere misurata:

  • Prima di colazione
  • Prima di pranzo
  • Prima di cena

La glicemia postprandiale:

  • 2 ore dopo l’inizio della cena
  • 2 ore dopo l’inizio del pranzo
  • 2 ore dopo l’inizio della cena

Sarà lǝ tuǝ diabetologǝ (o il team dell’ambulatorio “diabete e gravidanza”) a suggerirti la frequenza delle misurazioni nell’arco della gravidanza. 

E saranno le stesse figure che dovranno aiutarti a capire come stanno andando le tue glicemie.

“Quante glicemie fuori range posso avere nell’arco delle settimene?”

Questa domanda non ha una risposta definita. 

Qualunque diabetologǝ o ginecologǝ ti risponderebbe:

Più tieni le glicemie nei range consigliati, meglio è.

Ogni gravidanza è diversa e ogni caso va valutato a sé. Sarà di compentenza del tuǝ diabetologǝ definire l’inizio di un eventuale terapia farmacologica nel caso in cui la dieta non riesca da sola a garantirti un buon andamento delle glicemie.

La sola terapia farmacologica ipoglicemizzante che è possibile seguire in gravidanza è la terapia insulinica.

So che la parola insulina può spaventare, ma ricorda che:

  • Solitamente una buona dieta (seguita con attenzione) garantisce un buon andamento glicemico
  • Qualora questo non bastasse, con lǝ dietista che ti segue puoi mettere in atto delle piccole strategie dietetiche (modificare leggermente la porzione dei carboidrati in alcune circostanze, preferire il consumo di alcuni alimenti e metterne in stand-by altri etc.)
  • Qualora questo non bastasse non devi fartene una colpa, la terapia con l’insulina è sicura e ti garantisce non solo un buon controllo glicemico, ma può aiutarti anche a ritrovare un pò di serenità nei pasti

Insomma, comunque vada l’importante è che l’alimentazione durante la gravidanza con GDM sia controllata ma non diventi un’ossessione o un problema.

La dieta in generale e/o la porzione di carboidrati (con il supporto di unǝ specialista) può essere sempre rivista, ma non deve mai diventare troppo restrittiva.

Delle buone glicemie ottenute con un’eccessiva restrizione dietetica non sono salutari, né per la mamma né per il feto.

DIETA E GDM

I motivi per cui è consigliato seguire una corretta alimentazione nellǝ gravidǝ con diabete gestazionale sono analoghi a quelli della gravidanza fisiologica:

  • Assicurare una adeguata nutrizione materna e fetale
  • Fornire un apporto calorico, vitaminico e minerale adeguato
  • E in più..mantenere un controllo glicemico ottimale

Ti renderai conto che nel diabete gestazionale la dieta diventa uno strumento davvero fondamentale per garantirti un buon andamento delle glicemie.

Vediamo insieme quali sono le indicazioni nutrizionali più importanti da seguire in caso di diagnosi di diabete gestazionale.

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