Se stai seguendo una dieta e il tuo peso è in stallo da tanto tempo, ci sono alcune domande che puoi farti per capire come gestire la situazione:
- Sei sicurǝ di aver bisogno di perdere peso?
Magari ti stai ostinando a veder scendere il numero sulla bilancia e il tuo corpo sta già bene così.
Forse hai solo bisogno di migliorare la tua composizione corporea attraverso lo sport e/o un’alimentazione più adeguata ai tuoi fabbisogno (ergo NON una dieta ipocalorica).
- Sei sicurǝ di seguire una dieta ipocalorica?
Forse stai mangiandopiù di quanto pensi o non hai costanza.
Questo capita quando si riesce a seguire una dieta magari per 3-4 giorni, poi ci si perde, poi si riprova, poi ci si perde, poi ci si riprova e così via.
- Sei sicurǝ di non trascurare il movimento e l’attività fisica?
Spesso la dieta da sola non basta, specie quando la giornata è molto sedentaria.
Ci si può trovare a dover mangiare davvero molto poco per ottenere dei veri risultati e questo rende per forza una dieta poco sostenibile nel tempo.
Senza contare che trascurare l’attività fisica significa trascuare la salute del tuo muscolo, l’organo che più di ogni altro governa il nostro “metabolismo”.
- Sei sicurǝ di non seguire una dieta ipocalorica da troppo tempo?
Eh si. Una dieta ipocalorica (specie quando è molto restrittiva ed è seguita per troppo tempo) è un fattore di stress per il corpo.
Se poi ci aggiungiamo un’attività fisica intensa, una giornata lavorativa impegnativa etc. andiamo ad aggiungere ulteriori fattori di stress.
Tutto ciò mette il corpo in una situazione metabolicamente sfavorevole:
- I livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) rischieranno di essere cronicamente più alti del normale e ciò può comportare – fra le altre cose – ritenzione di liquidi e aumento della fame.
- Non solo, il corpo in una situazione di stress cronico tende a ridurre il tasso metabolico.
In pratica entra in “modalità risparmio”, preserva le sue riserve energetiche (contenute sopratutto nel tessuto adiposo) perché sente di aver bisogno di tutta la forza necessaria per sopravvivere.
Lo fa per noi, è un meccanismo ancestrale per preservare la nostra salute.
Come risolviamo questa situazione?
In questi casi la cosa migliore è fare una reverse-diet, che prevede:
- Un aumento graduale delle calorie fino a raggiungere un introito calorico adeguato ai fabbisogni (ne di più, ne di meno)
- Una diminuzione (o una rivisitazione) dell’attività fisica
- Un abbassamento dei fattori di stress modificabili che peggiorano la qualità della nostra vita (es. forse non possiamo cambiare lavoro e trasferirci alle Canarie, ma magari possiamo lavorare sulle ore di sonno)
Insomma è importante mettere in stand-by il desiderio ostinato di perdere peso e concentrarsi sul ripristinare un equilibrio metabolico.
Perché il nostro corpo ci sta dicendo che c’è qualcosa che non va.
Quanto deve durare una reverse-diet?
Non si sa, direi in modo proporzionale rispetto a quanto siamo riusciti a stressare il corpo. Può essere un mese, come molto di più.
Una reverse-diet è un pò come una vacanza rigenerante per il nostro corpo, dipende da quanto siamo in burn-out.
Una volta che il nostro metabolismo si è ripreso, possiamo stabilire nuovi obbiettivi.
Oppure potresti renderti conto che si sta molto meglio (e si possono avere miglioramenti sostanziali della propria composizione corporea) anche senza condurre una dieta restrittiva!