Il tema dell’emergenza climatica è ormai sulla bocca di tutti.
Di fronte a quello che sta accadendo molte persone stanno sperimentando un forte senso di impotenza, ed è facile chiedersi:
“Come singolǝ il mio contributo vale qualcosa o è solo una goccia nel mare?”
Come ho scritto in questo post “E se per una volta fossimo tutti d’accordo?” dopo il nubifragio a Milano (più precisamente downburst), l’azione del singolǝ ha senso se iniziamo a vederci come parte di una comunità.
Una comunità che può pensare, consumare e vivere in modo diverso.
In questo modo non solo le nostre azioni quotidiane daranno un contributo enorme al cambiamento, ma influenzeranno anche le scelte politiche (di qualunque partito) dei prossimi anni.
In questo articolo ho raccolto 8 semplici azioni che riguardano alimentazione stile di vita che, come singolǝ, possono avere un impatto maggiore sul cambiamento climatico.
1 Riduci il consumo di carne e derivati
Ridurre il consumo di carne – attualmente vicino e in alcuni casi superiore a 100 chilogrammi pro capite all’anno, nei paesi ad alto reddito – è da tempo considerato uno dei comportamenti individuali più utili per limitare le emissioni di gas serra e mitigare il riscaldamento globale.
Non è necessario eliminare la carne, ma avere un’alimentazione vegetale nel 90-80-70-60% del nostro tempo può fare davvero un enorme differenza.
Nell’articolo “Come rendere la tua dieta più vegetale” puoi trovare tanti consigli per ridurre in modo armonico e sostenibile (per te) le proteine animali nella tua dieta.
Inoltre nell’articolo “12 Domande che potrebbero (o potresti) farti quando decidi di mangiare meno carne” trovi molte risposte alle domande che riguardano l’impatto della dieta sull’ambiente.
2 Segui la stagionalità dei vegetali
Cerca di seguire sempre il ciclo naturale degli ortaggi e della frutta, produrre questi alimenti fuori stagione richiede molta più energia (quindi il loro costo è maggiore, come anche l’impatto sull’ambiente).
In questo articolo ti spiego come la stagionalità di frutta e verdura incida sullo spreco di risorse energetiche (e più in generale sull’inquinamento).
3 Guarda la provenienza dei prodotti
Controlla sull’etichetta che i prodotti provengano prevalentemente da territori vicini e, se puoi, prediligi il Km zero.
Se non hai tempo per andare al mercato ricorda che ci sono tantissimi servizi di consegna a domicilio di frutta, verdura e altri prodotti del territorio.
Io ad esempio su Milano spesso utilizzo Cortilia, che si rifornisce principalmente da produttori locali, ma se cerchi su internet puoi trovare tantissimi servizi simili che riforniscono la tua città (la pandemia ha incentivato molto questo tipo di attività).
Puoi anche entrare a far parte dei GAS (Gruppi di acquisto solidale), composti da persone che selezionano aziende con determinati requisiti, allo scopo di acquistare prodotti di vario genere.
Questa tipologia di rete locale permette di acquistare prodotti a filiera corta, risparmiare (perché gli acquisti di gruppo convengono) e avere un rapporto diretto tra produttore e consumatore.
Prova a digitare “gas gruppo acquisto solidale” su un motore di ricerca aggiungendo il quartiere/città dove vivi.
4 Fai attenzione alla confezione degli alimenti
Prediligi vetro, carta e alluminio quando si puoi scegliere e per le cose che consumi quotidianamente (esempio lo yogurt) scegli le confezioni più grandi piuttosto che tante confezioni più piccole.
L’energia utilizzata per produrre gli imballaggi è grossa e ha una ripercussione immediata sui costi dei prodotti e sull’ambiente.
Anche al supermercato prenditi del tempo per scegliere le confezioni compostabili e prendere frutta e verdura sfusa, usando l’apposito sacchetto compostabile che poi puoi riutilizzare per buttare l’umido a casa.
Quando hai tempo, prova anche a cercare dei negozi vicino a te che vendono prodotti sfusi in generale, sia per cucina che per la casa.
Io ad esempio quando riesco mi rifornisco sempre al negozio leggero, ma ne esistono tanti e prendersi del tempo (magari nel weekend) per farci un salto è un abitudine che può fare davvero la differenza.
5 Riduci gli sprechi in cucina
Fai una buona spesa.
Non comprare prodotti in eccesso, fai una lista della spesa e cerca di acquistare solo le cose che sei sicurǝ di consumare. Prova a scaricare questa lista della spesa per abbinarla con le cose che più ti piacciono e crea un piano settimanale (come questo) dove programmarti la tua settimana in funzione della spesa.
Non buttare via il cibo quando è prossimo alla scadenza, metti in bella vista nel frigo le cose che scadono prima in modo da non dimenticartele e ricorda che puoi congelare quasi qualunque tipo di cibo: se noti che ti avanza della verdura cuocila e poi riponila negli appositi sacchetti nel congelatore, fai la stessa cosa con la frutta (ma prima sbucciala e tagliala).
Se fai un dolce puoi congelarlo a fette, carne e pesce puoi sempre riporli in congelatore ma ricordati di scongelarli bene riponendoli nel frigo diverse ore prima del consumo.
6 Fai la raccolta differenziata con attenzione
Scarica l’app Junker sul tuo telefono (o altre app simili), scannerizzando il codice a barre degli alimenti (e dei prodotti in generale) puoi avere indicazioni in più sui bidoni dove buttare i rifiuti.
7 Gestisci con più consapevolezza gli elettrodomestici in cucina
Se devi comprare degli elettrodomestici nuovi scegli quelli con la classe energetica migliore, è un piccolo investimento iniziale che ti porterà grossi risparmi nel futuro e un impatto ambientale minore.
Se invece hai già i tuoi elettrodomestici, vediamo le attenzione da porre per ognuno di loro per ridurre lo spreco energetico in cucina.
FORNO
- Preriscalda il forno con intelligenza: specialmente i forni più recenti non impiegano molto tempo per raggiungere la temperatura desiderata. Cerca di accendere il forno solo quando sarai sicurǝ di inserire gli alimenti da cucinare nel minor tempo possibile
- Il grill è una delle funzioni che consuma più energia, anche in questo caso usalo con intelligenza
- Lo sfruttamento del calore residuo è funzionale alla riduzione dei consumi: sopratutto per le verdure pratica con uno spegnimento anticipato rispetto al completamento della cottura, si cuoceranno lo stesso con il calore che permane nel forno
- Per alcune cose (come il riscaldamento delle pietanze dal frigo o la tostatura del pane) il forno a microonde o il tostapane sono da preferire perché consumano meno energia, se li hai preferiscili al forno in certe situazioni
- Sia che si utilizzi il forno elettrico, il tostapane o il microonde è indispensabile provvedere ad una buona manutenzione e pulizia in quanto i residui di cibo possono consumare elevate quantità di energia
FRIGORIFERO
Per contenere i consumi, il primo passo è regolare il termostato: 4° C per la parte frigo e -18° per la zona freezer sono sufficienti per conservare perfettamente i nostri cibi, mentre scendere a temperature inferiori potrà incidere notevolmente sui consumi annui
- Evitare gli eccessi di cibo è utile non solo per l’ambiente, ma anche perché un frigo sempre pieno impiega più energia per mantenere la temperatura
- Non introdurre all’interno del frigorifero cibi ancora caldi, responsabili della formazione di brina e di un eccessivo consumo di energia elettrica, impiegata in questo caso dall’apparecchio per raffreddare gli alimenti
- Presta attenzione ai tempi e alla frequenza di apertura degli sportelli, che andranno ridotti il più possibile per non disperdere l’aria refrigerata
- Nel tempo è importante monitorare lo stato delle guarnizioni delle chiusure, fondamentali per evitare spifferi con perdite d’aria fredda, dannosi sia per la conservazione degli alimenti sia ai fini del risparmio energetico
FORNELLI
- L’utilizzo del coperchio velocizza moltissimo i tempi di cottura e anche di ebollizione dell’acqua, utilizzalo sempre!
- Per alcune cotture lunghe (ad esempio i legumi) la pentola a pressione può aiutarti a ridurre molto i tempi di cottura, o anche la vaporiera elettrica (questa è quella che ho comprato diversi anni fa e con cui mi trovo tutt’ora molto bene). Ad esempio se vogliamo bollire la verdura dobbiamo prima far bollire l’acqua e poi cuocere la verdura, con una vaporiera elettrica si salta un passaggio e si riduce la cottura di almeno 15-20min.
8 Modera i consumi
Può sembrare una cosa banale, ma dobbiamo sforzarci di comprare meno.
Comprare meno cibo (per sprecare meno), comprare meno vestiti, comprare meno oggetti.
Comprare meno di tutto.
Siamo cresciuti credendo di poter comprare qualunque cosa, al prezzo più basso possibile e di averla nel minor tempo possibile.
Forse è arrivato il momento di renderci conto che tutto ciò ha avuto un impatto enorme (sull’ambiente, come sulle disuguaglianze) e che è necessario disimparare ad acquistare in modo compulsivo.
Si, è difficilissimo, lo so..
9 Riduci l’utilizzo dei mezzi più impattanti: macchina e aereo
Non devi pensare che la soluzione per l’emergenza climatica sia rinunciare ai viaggi in macchina e/o in aereo per le tue (poche) vacanze durante l’anno.
La differenza la si può fare nelle scelte che riguardano la quotidianità.
- Abituati a fare i tragitti più brevi senza utilizzare la macchina, inizia ad utilizzare più spesso i mezzi, la bicicletta o le tue gambe.
- Se devi raggiungere una città italiana (o poco fuori dall’Italia) prova a non utilizzare la macchina o l’aereo, ma prediligi il treno. Specialmente per le tratte più “battute”, come Milano-Firenze-Bologna-Roma-Napoli l’alta velocità ti permetterà di fare un viaggio più comodo e sostenibile
Se stai pensando:
- Ho paura ad andare in bici in città
- I mezzi rischiano di farmi fare tardi
- I treni sono inaffidabili
Non lo nego, hai ragione.
Fare una scelta di questo tipo implica due cose:
- Investire più tempo negli spostamenti. Non ci prendiamo in giro, la macchina è più comoda e veloce, per questo la usiamo tutti. Il punto è chiedersi a quali e quante comodità siamo pronti a rinunciare. Non importa imporsi di fare i km a piedi dall’oggi a domani, ma nelle giornate di ognuno di noi c’è sicuramente qualche “spostamento comodo” a cui si può rinunciare. Ecco, io partirei da lì 🙂
- Affidarsi di più al servizio pubblico, che sappiamo avere non poche pecche
E’ proprio in queste cose che la collettività può fare una grossa differenza.
A Milano ad esempio, sempre più persone stanno utilizzando la bici e questo sta “costringendo” chi governa la città ad ampliare sempre più le piste ciclabili e a rendere la città più a “misura di bici”.
Lo stesso vale per i mezzi.
La collettività ha tutto il diritto di pretendere che le nostre città diano sempre più alternative all’utilizzo della macchina, come che i treni siano un mezzo finalmente curato e tutelato come dovrebbero.
Noi ci siamo sempre più abituati nei decenni a “cavarcela da soli”, forse è arrivato il momento di pretendere che il servizio pubblico funzioni meglio di così.