La toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata dal Toxoplasma gondii.
Negli esseri umani adulti, di solito, queste infezioni non causano sintomi particolari. Talvolta si può manifestare una lieve malattia simil-influenzale, caratterizzata principalmente da dolori muscolari che dura all’incirca 2-8 settimane.
In gravidanza però, può essere una condizione davvero pericolosa per il feto.
Per questo all’inizio di ogni gravidanza si ricercano gli anticorpi specifici, per vedere se la persona è entrata in contatto con il parassita (e quindi ha sviluppato le opportune difese) o se invece è sieronegativo e quindi l’organismo non è in grado di difendersi dal toxoplasma.
La sieronegatività per la toxoplasmosi infatti, impone l’adozione di specifiche norme comportamentali igienico-alimentari.
Abitudini da adottare e alimenti da evitare
Il parassita si riproduce solo nei gatti, ma può infettare la maggior parte degli animali a sangue caldo che entrano in contatto attraverso il suolo e la terra con feci infette, ragion per cui le sue cisti possono essere trovate in varie carni eduli.
- Evitare il consumo di carni crude o poco cotte. Gli animali più interessati da questa contaminazione sono maiale, agnello, selvaggina, pecore, capre e polli. Le cisti nella carne bovina sono molto rare. I cavalli, invece, sono generalmente considerati resistenti all’infestazione. Vista la pericolosità dell’organismo in gravidanza però, meglio evitare il consumo di tutte le carni crude per non correre rischi inutili
- Evitare gli insaccati non cotti (es. salumi, prosciutto crudo etc.), si ritiene che una lunga stagionatura e l’affumicatura possano eliminare le cisti del parassita ma, vista la pericolosità dell’organismo in gravidanza, meglio evitare rischi
- Evitare di consumare fuori casa verdura cruda, attenzione anche alla frutta che potrebbe non essere stata lavata con accuratezza
- Evitare latte e formaggi non pastorizzati (ad esempio latte crudo tipico delle zone di montagna)
- Cuocere sempre bene la carne e anche le pietanze surgelate già pronte
- A casa lavare bene frutta e verdura (incluse le insalate già preparate) prima della manipolazione e del consumo
- Proteggere i cibi da mosche e altri insetti
- Usare guanti di gomma per manipolare carne cruda di qualsiasi tipo o per lavare la verdura ed evitare il contatto con le mucose dopo aver manipolato carne cruda
- Lavare con acqua e sapone superfici, utensili da cucina e mani venute a contatto con carni crude, frutta e verdure non lavate
- Usare guanti di gomma per manipolare la terra (es. giardinaggio) e ogni altro materiale potenzialmente contaminato con le feci di un gatto
- Se c’è un gatto in casa, non è necessario allontanarlo, ma è opportuno pulire la lettiera quotidianamente. Se possibile affidare ad altri questo compito e in ogni caso usare sempre guanti di gomma (è importante evitare contatti con gatti randagi)
Come lavare la verdura e la frutta
Per lavare bene frutta e verdura è necessario spazzolare bene la buccia e/o la superficie sotto acqua corrente.
Un’accurata pulizia con l’acqua basta per eliminare tutte le fonti di contaminazione (sia di toxo ma anche di altri microrganismi come Norovirus, Virus dell’Epatite A e Listeria monocytogenes).
Se in alcuni casi vuoi essere più sicura di aver pulito bene (magari hai della verdura con una superficie particolarmente difficile da pulire) puoi usare appositi prodotti disinfettanti a base di cloro per alimenti.
Ricorda che il bicarbonato può aiutare a pulire, ma non disinfetta.
Presta attenzione alle cross-contaminazioni che possono avvenire ponendo a contatto frutta e verdura lavate e pronte al consumo con frutta e verdura non lavate, prodotti di origine animale crudi, utensili e superfici di lavoro sporche e venute a contatto con il prodotto stesso prima del lavaggio.